“Lu gàbbu cògghia e la jestiìma no”. Letteralmente: La beffa colpisce, il malocchio no.
Secondo questo detto antico, “il gabbo” (beffa), tende ad inficiare l’onorabilità, attraverso maldicenze e giudizi negativi verso gli altri, e molto spesso riesce a raggiungere tale scopo. Anche se è opinione diffusa che prima o poi egli stesso potrebbe essere vittima di tali dicerie.
“A jestima” a differenza “du gàbbu”, pare non abbia il potere di colpire e di produrre gli effetti desiderati, e dunque non può danneggiare moralmente qualcuno, anzi è credenza popolare che le imprecazioni pronunciate per invidia producano l’effetto contrario. Difatti molto spesso si usa dire: “Li jestìmi su� comu li fogghj, cu’ li manda li ricògghj’”.