Oggi è la Festa di Sant’Anna, Patrona delle madri di famiglia e delle partorienti, amatissima dai fedeli calabresi.
Spesso invocata durante i parti difficili e contro la sterilità. Tre erano i favori che le donne, al momento di partorire Le chiedevano e Le chiedono tutt’oggi: un parto felice, un figlio sano e robusto e latte in abbondanza per poterlo allevare.
La storia narra che Anna sposò un uomo benestante ed appartenente ad una grande tribù. Purtroppo a causa della sterilità del consorte e dopo innumerevoli umiliazioni subite in pubblico, sempre dovute al fatto di non poter avere figli, lo stesso si ritirò nel deserto a pregare.
Un giorno, dopo aver implorato Dio, un Angelo apparve ad entrambi i consorti, annunciando che presto avrebbero concepito un figlio.
I coniugi si ricongiunsero nuovamente, alle porte di Gerusalemme, dove, sempre secondo la tradizione, un casto bacio diede vita al concepimento della loro figlia, chiamando la bambina Maria, che vuol dire “amata da Dio”