
Oggi, domenica 22 maggio, la Chiesa Cattolica festeggia Santa Rita da Cascia, molto amata dal popolo calabrese.
Santa dei casi disperati ed impossibili, e la cui capacità di perdono supera gli istinti primordiali ed innati, da sempre insiti nella natura umana.
Moltissimi sono i miracoli che l’hanno vista protagonista.
Molto amata, proprio per la sua “normalità”: fu sposa e madre, poi vedova ed infine divenne monaca agostiniana.
Difatti la storia narra, che dopo essere stata sposata con un uomo violento, del quale sopportò con pazienza i suoi maltrattamenti, riconciliandolo col tempo a Dio, e dopo aver avuto con lui due figli, lo stesso venne brutalmente assassinato.
Ella, anzichè pensare a farsi giustizia, pregò Dio affinché i figli non potessero cadere vittime del rancore e del risentimento decidendo di vendicarne la morte, istillando in loro l’eroismo del perdono cristiano.
Dopo la morte degli stessi avvenuta per una malattia, e rimasta sola, si dedicò ancora più intensamente alla preghiera, avvicinandosi sempre più al Mistero del Cristo sofferente e della Fede. Negli ultimi quindici anni della sua vita, portò sulla fronte una spina, segno della sua profonda unione con Gesù Crocifisso.
Oggi più che mai, che possa tenderci la mano, nella sua Divina Misericordia, per rialzarci dalle nostre cadute




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